Patentino per cani "pazzi".
di Giovanni Mazzone
Il Comune di Milano approva una norma che non piace ai cinofili
C'é sgomento, quasi terrore, tra i proprietari di "cani pazzi", che potrebbero rischiare chissà quale condanna o quale restrizione per il solo possesso di cani di razza Pitbull, Amstaff, Dogo Argentino, Rottweiler, Doberman, Lupo Cecoslovacco e bla bla bla. Non parlo di cifre irrisorie, secondo qualche indiscrezione supererebbero i 20.000 soggetti e quindi 20.000 padroni dovrebbero conseguire il famoso patentino per cani "vivaci". É deciso, dopo la mozione del consigliere Carlo Monguzzi del PD, tutti i cani pericolosi dovranno avere un padrone che sia all’altezza di gestire l’animale, quindi conseguire un patentino "tecnico" per la sua gestione, lo prevede una norma che è stata approvata (in prima battuta) dal Consiglio comunale di Milano.
Tutto il trambusto nasce da alcune voci che affermerebbero che le aggressioni tra cani nel Comune di Milano e in generale nella regione Lombardia sarebbero in enorme crescita. Cani incustoditi, cani abbandonati a se stessi, cani lasciati liberi in aree pubbliche eccetera, avrebbero richiesto l'intervento delle forze dell’ordine e dell’Asl troppe volte negli ultimi anni.
Sto patentino è una "vecchia signora" in realtà, già discusso e addirittura già previsto da una norma nazionale (che non ho mai visto applicare sinceramente), che già prevedeva l’obbligo del patentino per proprietari di cani che avevano dimostrato nel tempo una certa instabilità o si erano resi responsabili di aggressioni.
Sto patentino è una "vecchia signora" in realtà, già discusso e addirittura già previsto da una norma nazionale (che non ho mai visto applicare sinceramente), che già prevedeva l’obbligo del patentino per proprietari di cani che avevano dimostrato nel tempo una certa instabilità o si erano resi responsabili di aggressioni.
Una norma un pò pazza
È mia responsabilità entrare nel merito per creare dei punti di riflessione e rispondere alle tante domande che mi arrivano ogni giorno. In passato si è già parlato decine di volte di razze o cani pericolosi e tutte le volte si é arrivati a fare un buco nell'acqua. Chi ha scritto la norma in oggetto e quelle avviate in passato, é caduto in diverse contraddizioni, ovvie per ogni "professionista del settore" e ha visto sfumare in pochi mesi tutto il lavoro di "emarginazione". A mio avviso le norme che mirano a recriminare alcune razze e alcune restrizioni a loro destinate sono irragionevoli e quindi spesso inapplicabili, se non con enormi difficoltà.
Già in precedenza si era disposta una classifica sulle razze pericolose, poi decaduta perché considerata irrazionale dal punto di vista etico scientifico. La contestazione storica nasce da questioni che rendono impossibile l'applicabilità di norme di restrizione per alcuni tipi di razze.
Vi sottopongo alcune domande che mi vengono in mente:
1) Come si scelgono le razze pericolose se la pericolosità nella statistica attuale conta maggiori casi di aggressione di Chihuahua o di meticci rispetto a cani come il Rottweiler?
2) Un patentino con un corso di soli tre giorni è veramente la soluzione? Oppure sarà solo un ripasso teorico per qualcuno che già è bravo e resterà invece una cosa inutile per chi non è mai riuscito a gestire il suo cane?
3) Come si determina la pericolosità di una razza sconosciuta all’ENCI come i Pitbull, i Bulldog Americani, i Bully ed altre razze riconosciute solamente da enti privati? Basterà registrare il proprio cane come meticcio per aggirare la norma?
4) Come si determina l’appartenenza ad una razza pericolosa se almeno il 30% dei cani di razza non hanno pedigree e quindi potrebbero essere considerati meticci?
5) Nel caso in cui la norma andasse in vigore, coloro che non faranno il patentino rischiano solo la multa di 500 euro (potrebbe costare proprio intorno ai 400euro il patentino)? Mica potranno sequestrare i cani e riempire i canili anche con altri cani per giunta pericolosi?
6) Non basterebbe semplicemente eseguire controlli sull’applicazione della museruola (sicura) in alcuni luoghi pubblici?
7) A che serve tutto questo trambusto, quando le risse tra cani ci sono state dalla notte dei tempi e ci saranno sempre, soprattutto in considerazione delle decine di cani randagi presenti nelle città?
8) Se riguarda solo i proprietari dei cani residenti nel Comune di Milano non basterà intestare il cane ad un parente di un Comune diverso da quello di Milano?
Si desume da queste poche domande che chiunque faccia una norma contro una razza o un cane dovrà capire bene di cosa parla, altrimenti é destinata a durare poco o ad essere irrealizzabile.
Patentino obbligatorio c’è da avere paura?
Anche se Milano potrebbe essere un trampolino di lancio per avviare una abitudine legislativa che si potrebbe estendere in tutta Italia, di fatto non c’è da preoccuparsi. Già in passato hanno provato in tutti i modi a rendere pericolose certe razze, a demonizzarle ed emarginarle, ma con scarsi risultati, dopo la creazione della "Black List", verificata la sua inapplicabilità, nel 2016 il governo decise definitivamente di abrogare l’elenco delle razze pericolose.La norma del Comune di Milano dovrà essere perfezionata, infatti è in fase di sperimentazione per contrasti interni ai consiglieri del PD, incalzati dai consiglieri di centro destra che invece vorrebbero al massimo un patentino facoltativo per tutte le razze. Tuttavia se e quando sarà perfezionata la norma dovrà permettere a tutti i possessori di cani "pericolosi" del Comune di Milano di adeguarsi con largo anticipo, fornendo tutti i mezzi necessari a rendere comoda e non dispendiosa la procedura. Per la fine del mese di febbraio il consiglio dovrebbe definire la norma, applicando le pezze necessarie a renderla credibile; le razze canine nell’occhio del mirino sono Pitbull, Rottweiler, gli American Staffordshire Terrier, Bull terrier, Cane corso e Lupo cecoslovacco.
Come si ottierrà il patentino?
Anche su questo c’è la massima confusione, in principio sembra che se ne occupi l'ATS in maniera del tutto gratuita con un corso di tre giorni, ma non si capisce se potrà essere trattato anche dall’ASL veterinaria, dall’ENCI e da addestratori privati. Neanche sulle materie è chiaro il percorso, anche perché per educare un cane tutti sanno che sia necessario un percorso di addestramento pratico molto serio ed impegnativo, non certo un corso teorico. Tuttavia una cosa sembra certa , la durata sarà di circa 10 ore, tempo assolutamente sufficiente a trasformare il nostro temibile Rotweiler in un cucciolo docile e ben gestibile.La sicurezza prima di tutto
Chiarito che emarginare una razza e bollarla come pericolosa a prescindere sia una cosa del tutto irragionevole, in realtà esiste la necessità oggettiva di affrontare la questione sicurezza e disciplina in maniera molto seria. Non bisogna mai dimenticare il potenziale di un cane come un molossoide che va in presa, anche se le probabilità che accada sono minori rispetto a quelle che ci sono di trovarsi un pantalone strappato dal morso di un volpino.Da docente formatore di attività cinofile e addestratore ritengo assolutamente indispensabile che chiunque si avvicini ad una razza impegnativa come un cane da presa, dovrebbe conoscerne bene la storia e le potenzialità.
Fare un corso di addestramento per tutti i cani e soprattutto per le razze più imponenti fisicamente e che potenzialmente potrebbero fare danni in condizioni eccezionali è una cosa che consiglio e che considero necessaria un po' a tutti. Da sconsigliare metodi da "Pucci Pucci fai il bravo che ti do la crocchetta", affidatevi ad addestratori che hanno esperienza con la razza e che possono dare realmente consigli per prevenire brutti incidenti e educare il vostro cane.
Prossimamente faremo delle giornate formative sull'utilizzo dello STICK per intervenire su un cane in presa, seguiteci sul sito www.fipken.com.
Resterò in contatto con il Comune di Milano per aggiornamenti (per ora non riguarda nessun'altra città).
Condividiamo le informazioni se vogliamo prendere voce in capitolo per difendere i diritti dei cani e soprattutto del Pitbull.