5 notizie false sulla vendita di meticci e di Pitbull senza pedigree. (2 minuti di lettura)
In questa guida vorremo fornire delle informazioni utili a sfatare delle false convinzioni che da anni girano su internet, con specifico riferimento al Pitbull e a quello che dice la legge sulla vendita di cani più in generale.
3) Il Pitbull non è riconosciuto dall'Enci e dalla FCI quindi è sempre un meticcio e non può avere pedigree.
FALSO: Nella legge citata al punto 1 di questo articolo, potrete leggere di "associazioni che rilasciano pedigree", ne consegue che vi sono organizzazioni alternative (soprattutto per cani non riconosciuti dalla cinofilia ufficiale), che assumono la responsabilità di rilasciare dei pedigree e di custodire e gestire dei libri genealogici, anche per animali non riconosciuti "ufficialmente". È chiaro che conviene affidarsi ad associazioni o federazioni che godono di onorabilità e competenza. A tal fine Fipken offre servizio gratuito di BANCA DATI ON LINE pubblica, in cui inserisce tutti i pedigree, registrati e non nella propria organizzazione.
4) Un Pitbull venduto senza pedigree è un meticcio a prescindere.
FALSO (alcune volte): Alcuni cialtroni vendono Pitbull senza pedigree, frutto di accoppiamenti tra Pitbull "selezionati", per svariati motivi che possono andare dall'incapacità di compilare una denuncia di cucciolata al voler risparmiare i soldi del pedigree, fino all'impossibilità di fare pedigree per truffe perpetrate ai danni delle associazioni cinofile. Quei cuccioli sono Pitbull a tutti gli effetti (talvolta anche di un certo livello), ma resteranno privi di importanti informazioni sulla genealogia del cane, sulla sua selezione, i suoi difetti o malattie e sulla serietà dell'allevatore. Resta inteso che è assolutamente obbligatorio vendere cani di razza con pedigree, come è ovviamente ragionevole che chi acquista chieda denuncia di cucciolata o pedigree.
5) Vendere un Pitbull senza pedigree non è vietato dalla legge
FALSO: L'obbligo di rilasciare pedigree per chi vende un Pitbull vale come per le altre razze. Vendere un cane di razza senza pedigree, quindi riguarda anche il Pitbull, configura una truffa e una dichiarazione mendace, infatti l'iscrizione presso il libro genealogico della propria associazione assolve l'obbligo di certificare che vi sia un appartenenza ad una razza e che quel cane sia effettivamente figlio dei genitori dichiarati e riportati nel documento.