contatore free

STORIA

Il Pitbull in Scozia (Blue Paul)

a cura di Giovanni Mazzone 

(testi e documenti tratti da diversi testi specialistici)

 

In questo piccolo articolo cercheremo di offrire delle informazioni sull'estrazione del Pitbull nella realtà storica scozzese. Come molti sapranno, quello che oggi chiamiamo American Pitbull Terrier di americano non ha le basi storiche; gli elementi storici associano la nascita della razza al lavoro di selezione operata in tre paesi nello specifico, Inghilterra, Irlanda e Scozia. La Scozia rappresenta il trascorso meno “articolato” tra le tre nazioni di riferimento, ma ugualmente interessante da tenere nel proprio bagaglio di informazioni.

Intorno agli inizi del 1700 la Scozia era un paese abitato da oltre un milione di persone e versava in una condizione economica molto precaria, per cui tanti scozzesi emigravano all’estero per cercare una vita migliore. Le tratte verso altri paesi erano continue ma la popolazione pur diminuendo non abbandonò l’interesse per la cinofilia.

La Scozia, come abbiamo accennato, ebbe un rilievo “minore” rispetto a Inghilterra e Irlanda nello sviluppo della razza, esistono numerosi reperti storici che sostengono alcune teorie su una razza chiamata Blue Paul, un cane da combattimento molto diffuso nella Scozia dell’Ovest.


L’origine del Blue Paul viene attribuita, (con parecchi contrasti), ad un pirata molto conosciuto sull’isola di nome Paul Jones, che importò la razza nel 1770 a Kirkcudbright.

 

Il Blue Paul era un incrocio di razze di tipo BULL, che fu subito usato in Scozia nella caccia e nel combattimento, era un cane di colore grigio topo o scuro (successivamente si iniziarono a vedere Blue Paul rossi, chiamati Red Smuts, rossi a tinta unita o a macchie), molto agile e di peso medio (sui 20 kg), testa larga e muso corto, possente struttura muscolare che lo rendeva un po' tozzo, cranio rugoso e collo robusto (di altezza media), possiamo immaginarlo come uno staffordshire bull terrier.

 

Il Blue Paul fu un cane molto amato in Scozia, tanto che tutte le contee e le fattorie ne possedevano qualcuno, questo cane con il tempo fu utilizzato per molteplici altre funzioni oltre i combattimenti, fino a diventare un cane di famiglia.

Si crede che questa razza ad oggi sia completamente estinta ma la sua selezione iniziò ad essere tagliata con i “PITBULL” del tempo, importati in Scozia dall’Inghilterra e dall’Irlanda già nel 1800, alla ricerca di una struttura che lo rendesse più agile e resistente, e con un carattere nevrile e determinato.

 

 

Il centro commerciale della razza Blue Paul era nella attuale più grande città della Scozia, Glasgow, dalla quale iniziarono le importazioni dei cani di razza verso le altre nazioni. Secondo i reperti e i libri che ho studiato, una delle prime importazioni in America avvenne nel 1857 ad opera di McCaffrey, che importò un Blue Paul di nome SPRING.

Spring fu apprezzato immediatamente nel territorio americano come un valoroso combattente, una vera e propria furia scatenata. 

Nel 1858 a Rhode Island, Spring vinse un combattimento in una ora e 35 minuti, nel 1859 vinse un combattimento in due ore e 15 minuti e nel 1860, a Boston, sconfisse il cane di Tom Story in due ore 49 minuti. 

Spring diventò una leggenda di quei tempi e fu incrociato con diverse cagne del posto tra cui: Maid di Erin (che era una cagna importata da Dublino dalla quale nacque Young Spring); poi fu incrociato con una cagna di John Mahon da cui nacque Jeff.

 

Successivamente furono importati altri cani tra cui Violet di Power che fu introdotta in America il 10 gennaio del 1892 e sconfisse un cane chiamato Spright in Massachussets.

 

La stirpe dei Blue Paul continuò quindi ad espandersi in America con i cani via via importati dalla Scozia.

 

Da questi studi effettuati su libri e testi storici se ne deduce che il PITBULL, prima del 1800, era un cane allevato e selezionato in Inghilterra, Irlanda e Scozia per ottenerne un cane completo, che racchiudesse tutte le caratteristiche di un cane vincente. Il PITBULL del tempo era selezionato in maniera abbastanza elastica e la sua genetica conteneva vari cani di tipo BULL e TERRIER.

 

Successivamente la selezione si concentrò sulla razza in maniera più specifica, e i “tagli” con altre razze furono via via evitati, si aumentò così omogeneità e uniformità nelle caratteristiche ricercate e si diede tipicità alla razza oggi denominata American

Pit Bull Terrier e American Staffordshire Terrier.