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Fipken
Fasi del parto (consigli e approfondimenti)

 

Il parto del nostro "Bull"
Per Allevatori amatoriali e professionisti

Fipken crede importante precisare e approfondire le varie fasi del parto per evitare spiacevoli incidenti.


La gravidanza in generale dura mediamente 63 giorni, ma ai fini dei calcoli esatti esiste un margine di tollerabilità legato al giorno effettivo dell'ovulazione (che spesso non si conosce esattamente se non si è fatto prima l'esame del progesterone), quindi diremo che la gravidanza dura dai 58 ai 66 giorni dall'accoppiamento (tuttavia prima del 62esimo giorno Fipken consiglia di interpellare un veterinario).

Uno dei segni oggettivi da rilevare per prepararsi al parto è un abbassamento della temperatura corporea, che avviene circa 18-24 ore prima del parto; in questa fase vi è un abbassamento del tasso ematico di progesterone quindi la temperatura passa dai normali 38-39°C a una temperatura inferiore ai 37,5°C.

Importante: Il calcolo della data esatta (che troverete alla fine di questo articolo) è di importanza fondamentale per non rischiare una nascita prematura o un eventuale blocco per problemi della cagna (che a sua volta può provocare seri problemi.Conoscere il giorno in cui la cagna ovula sarà fondamentale anche per conoscere il giorno presunto del parto, se vi sarà un ritardo oltre le 24 ore rispetto a tale data sarà doveroso accertare lo stato di salute dei feti e valutare se si è ancora nei parametri fisiologici per poter attendere o se programmare un “cesareo” o una induzione farmacologica del parto.

Il parto a sua volta si divide in tre fasi: travaglio, parto e secondamento:
 

STADIO 1: Travaglio
Questa è la fase in cui la cagna si prepara al parto, dura circa 6-12 ore ma si può prolungare anche oltre, fino alle 36 re. In questa fase la cervice si rilassa e inizia la contrazione muscolare dell’utero, la cagna è nervosa e si muove continuamente, cerca posti chiusi o nascosti (se non ha già un giaciglio che considera sicuro), scava e gratta a terra, generalmente rifiuta il cibo. Possono verificarsi casi di tremori e affanno.
 
STADIO 2: Parto
in questa fase si ha il vero e proprio parto con l’espulsione dei feti e che dura dalle 3 alle 6 ore normalmente, ma può arrivare tranquillamente alle 24 ore per cucciolate numerose, con intervalli che durano tra i 10 e i 90 minuti.
Poco prima dell’uscita del primo cucciolo si può intravedere una sacca con del liquido trasparente detto sacco allantoideo, la rottura della sacca viene chiamata in gergo rottura delle acque, da questo momento si aspettano da pochi minuti ad un massimo di 6 ore prima di vedere nascere il primo cucciolo.

La cagna generalmente partorisce girando inizialmente su se stessa in circolo, e espelle il cucciolo in posizione come se dovesse defecare.
In questa fase le contrazioni sono profonde e lente, e possono essere avvertite anche dall'esterno.
I cuccioli vengono fuori in un sacco amniotico che viene generalmente rotto dalla madre con i denti. Nel caso in cui la madre non provvedesse immediatamente alla rottura della sacca, saremo noi a provvedere alla rottura della sacca, pulire il cucciolo soprattutto togliendo i residui liquidi che ci sono attorno alla bocca e al naso ed eventualmente effettuare dei massaggi e delle manovre di rianimazione nel caso in cui il cucciolo non desse cenno di vita.
La madre, appena dopo l'espulsione, mangia la placenta e recide il cordone con i denti e pulisce i cuccioli da liquidi e parti solide che potrebbero ostruire i condotti respiratori, stimolando al tempo stesso il respiro.
In alcuni casi il parto può essere podalico (nel senso che i cuccioli potrebbero uscire in posizione inversa quindi dalla parte della coda), in questo caso l'espulsione potrebbe durare di più e avere difficoltà serie fino a richiedere l'intervento di un veterinario o l'aiuto del padrone. (l'intervento dovrà essere delicato e orientato alla trazione in momento di contrazione, tenendo presente che il cucciolo nell'espulsione dovrà effettuare una leggera rotazione nel canale del parto che a sua volta è generalmente curvo.

STADIO 3: Secondamento
In questa fase c'è l'espulsione delle placente, (se le placente sono uscite insieme ai cuccioli con l'espulsione degli stessi avvolti nelle sacche questa fase non si verificherà). La placenta generalmente viene mangiata dalla madre, ed essendo ricca di nutrienti, aiuta la madre a riprendersi.
Alla presunta fine del parto (segnata da una serenità maggiore della cagna e da un attenzione particolare alla cucciolata), si dovrà verificare che non vi siano altri feti inespulsi ritenuti nell'addome (potrete palpare l'addome e verificare se al tatto vi sono corpi ancora all'interno e se vi fosse il presentimento che la gestante abbia ancora feti inespulsi portarla subito dal veterinario per una verifica).
Può essere utile a fine parto che il veterinario somministri una singola iniezione di ossitocina in quanto si è visto che facilita l’involuzione uterina, l’eliminazione degli eventuali invogli ritenuti e stimola la produzione di latte.
 
 
Alla fine del parto la cagna si tranquillizza e accudisce la cucciolata leccando i piccoli e allattandoli. In genere la nostra presenza è superflua.
Progressivamente l’utero andrà incontro ad un processo di ritorno alla normalità che si completa nell’arco di 12 settimane. Normalmente la cagna presenta uno scolo vaginale rosso scuro che nei primi giorni dopo il parto generalmente contiene anche coaguli e parti solide, ma non c'è da preoccuparsi.
Nelle successive settimane le perdite vulvari assumono le caratteristiche di scolo misto siero-emorragico per esaurirsi poi completamente.
Se lo scolo persiste oltre le 4 settimane è bene effettuare un’ecografia di controllo per verificare che non si tratti di stato patologico.
Le perdite di tutto il periodo non devono mai essere molto maleodoranti, ne avere aspetto di pus, in questo caso si deve procedere immediatamente all’ecografia di controllo e esami del sangue ed eventualmente dopo può essere necessario sterilizzare la cagna.
 
Dopo il parto, la cagna potrebbe manifestare una certa aggressività nei confronti degli estranei qualora essi tentassero di avvicinarsi ai cuccioli. Non è escluso che ciò avvenga anche nei confronti dei padroni, per cui è consigliabile desistere dal toccare i cuccioli al termine del parto, almeno nei primi giorni di vita degli stessi. Altrettanto importante sarà fornire all'animale cibo e acqua in abbondanza per consentirle di produrre abbastanza latte per sfamare tutti i cuccioli e riprendere le forze dopo il parto.

GRAVIDANZA PROLUNGATA OLTRE IL TERMINE
La durata della gravidanza nella cagna è di 63 giorni dal giorno dell’ ovulazione (giorno in cui il progesterone è compreso tra 5 e 8 ng/ml), un mancato parto oltre i 65 giorni dal giorno dell’ ovulazione deve destare preoccupazione e sarà quindi appropriato effettuare un controllo della fattrice onde valutare le cause di tale ritardo e lo stato di salute dei nascituri. La caduta della temperatura rettale della cagna sotto i 37,5 °C indica l’ avvenuta luteolisi (termine gravidanza) e la repentina caduta del tasso ematico del progesterone, da lì a 24 ore la cagna dovrebbe iniziare a partorire. E’ stata investigata l’ utilità del monitoraggio della caduta del progesterone come indicatore del termine gravidanza e soprattutto come indicatore per procedere con eventuale cesareo ma purtroppo la caduta del tasso ormonale può essere estremamente rapida anche nell’ ambito di sole 24 ore.
In due studi diversi rispettivamente il 59% e il 48% delle cagne con distocia e/o gravidanza prolungata avevano gestazioni con un singolo feto, sembra che la presenza di un singolo feto non sia sufficiente nello stimolare adeguatamente, dal punto di vista ormonale, le contrazioni uterine necessarie per l’ espletamento di un parto “normale” in tempi “normali”.
Il trattamento per una gravidanza prolungata oltre il termine, calcolato dal giorno dell’ ovulazione, se dal punto di vista ecografico i battiti fetali sono al di sotto dei 180 bpm/m’ e con scarsità di liquido amniotico è il parto cesareo.

CALCOLO DELLA DATA PRESUNTA
Questo punto è di fondamentale importanza anche per evitare situazioni a volte tragiche.
Per sapere quando una cagna ha ovulato, è possibile fare dei calcoli specifici; conoscendo la data in cui si è accoppiata, a quale giorno di calore corrispondeva, e la data del parto.
Facciamo l’esempio di una cagna che si è accoppiata al 12° giorno di calore e ha partorito 67 giorni dopo, il calcolo da fare sarà 67 – 63(durata della gravidanza effettiva dal giorno dell’ ovulazione) = 4 giorni di scarto che andranno sottratti al 12° giorno di calore quindi 12 – 4 = 8, l’ ovulazione era avvenuta all’ 8° giorno di calore: vediamo l’ esempio di una cagna la cui durata della gravidanza è di soli 58 giorni calcolati dall’ unico accoppoiamento fatto al 12° giorno di calore, il calcolo da fare sarà sempre 63 – 58 = 5 giorni di scarto che andranno sommati al giorno di calore in cui era avvenuto l’ accoppiamento quindi 12 + 5 = 17, l’ ovulazione era avvenuta al 17° giorno di calore.
Una differenza di durata della gravidanza così ampia, se calcolata dall’ accoppiamento, è giustificata dalla sopravvivenza degli spermatozoi per alcuni giorni all’ interno delle vie genitali femminili, documentata anche 7 giorni dopo l’ accoppiamento, e la possibilità, anche da parte degli ovuli, di essere fecondabili fino a circa 4 giorni dopo l’ ovulazione, è ovvio che tanto più ci si allontana dal momento di massima fertilità e tanto meno sarà la fertilità, ne consegue che il rischio è di una non gravidanza o di una cucciolata meno numerosa rispetto alla media della razza.
Va ricordato che una caratteristica della specie canina è che la fecondabilità degli ovuli da parte degli spermatozoi avviene 48 ore più tardi rispetto all’ ovulazione, quindi sarà necessario attendere due giorni dopo l’ ovulazione per avere la massima fertilità !

Fonte: Manuale Merck e Web
Fonte: Dott. Giovanni Majolino
Medico Veterinario