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EXPO' CINOFILE NEL MONDO "BULL"

Cinofilia tradizionale contro "Pitbullisti", come viviamo le esposizioni di bellezza?

A cura di Lucia De Vincenzo 

Un articolo sugli "SHOW CINOFILI" nel mondo BULL e un confronto con il resto della cinofilia è doveroso per tracciare una personale osservazione di uno degli spettacoli più bello che c'è!

 

Innanzitutto vorrei ringraziate tutte le associazioni e i club "seri" che organizzano questi Show, in cui il protagonista più importante è il cane, la passione e l’amore per la cinofilia.

 

Le manifestazioni cinofile di bellezza/sport, hanno allontanato il Pitbull e le razze bull dai combattimenti e piano piano lo stanno portando ad essere una colonna portante anche nel mondo delle esposizioni. Di fatto  le razze di tipo Bull impegnate in questa “disciplina” hanno dimostrato in poco tempo massimo equilibrio, raggiungendo livelli altissimi di “dressatura”  e di controllo e dando così prova di affidabilità tipiche di razze da anni impegnate negli show di bellezza.

 

Ciò nonostante, frequentando personalmente anche professionisti delle esposizioni canine FCI e ENCI, e allevatori di altre razze, spesso mi rendo conto che c’è da fare ancora molto per preparare gli appassionati della razza a vivere correttamente questi eventi.

Le esposizioni di bellezza e di lavoro avvicinano le razze di tipo BULL alla cinofilia "pulita" e alla passione, allontanandole da attività illecite e situazioni pericolose.


Non nascondo che in tanti casi il parere della cinofilia “Classica” sulle esposizioni organizzate nelle razze BULL è estremamente negativo, molti esperti ritengono addirittura che i proprietari di razze come il Pitbull non sarebbero pronti a vivere correttamente il mondo degli "SHOW" e potrebbero essere di cattivo esempio  per mancanze nei confronti dei giudici, dell'organizzazione e dei partecipanti.


Da collaboratrice nell'organizzazione di manifestazioni di bellezza, ritengo invece che il mondo del Pitbull e delle razze Bull sia pieno di gente per bene che ama i suoi cani come pochi e li vive con il massimo del rispetto e della cura, ma ammetto anche che ci sia una alta percentuale di persone poco pronte alla condivisione di gruppo, per cui interfacciarsi con gli altri, accettare un giudizio e rispettare l’organizzazione e i giudici non è sempre cosa facile.

 

Le attenzioni si concentrano spesso su personalismi e interessi che vanno molto oltre la passione, ma questo avviene in ogni realtà cinofila, e sono convinta che impostando delle regole ferree anche nel mondo del "Pitbull" la condizione migliorerà sensibilmente nel tempo.


Alcuni comportamenti scorretti e grossolani di alcuni espositori di questo mondo purtroppo sono rappresentativi e di cattivo esempio per tutta la cinofilia in generale, ma condannano ancor di più il mondo dei "PITBULLISTI" che con l'avvento dei social possono essere giudicati da ogni parte del mondo per le loro diatribe..


In Italia siamo nettamente in ritardo rispetto alle altre nazioni dove le expò nei "BULL" vengono vissute nel migliore dei modi e c'è un'armonia tra gli appassionati che vivono la giornata come un vero momento di divertimento, un posto in cui si incontrano molti cani, amici, ci si confronta sulle esperienze e si vive insieme anche un approfondimento culturale.


Abbiamo osservato alcuni comportamenti davvero bizzarri nelle esposizioni canine del settore BULL in Italia, e vorrei rappresentarne qualcuna per riflettere su cosa non è corretto fare in uno show di bellezza.

SE VINCO IL CLUB E IL GIUDICE SONO I MIGLIORI, MA SE PERDO.... CHE SCHIFO!

Questo è uno dei comportamenti più infantili e scorretti che siamo costretti a vedere nei circuiti espositivi del mondo BULL, che spesso purtroppo ci dà esempio di quale sia il livello di alcune persone. Amicizie, stima, considerazione e rispetto "A CONDIZIONE CHE CI SIA UN PREMIO"; nessuna persona seria penserebbe una cosa del genere e questi esempi sono una vera piaga nei rapporti tra gli espositori e le organizzazioni cinofile.  La serietà di un Club o di un giudice non si fonda sulla coccarda che possiamo vincere, ma sull'impegno per le razze, l'informazione e la cura degli eventi e delle attività.  I veri appassionati della cinofilia "UFFICIALE", partecipano serenamente a gare di bellezza, seguendo tutto il campionato, confrontandosi e cercando di crescere sui giudizi positivi e su quelli negativi.



IL VITTORIOSO VUOLE ESSERLO SEMPRE!

“ Ma com’è che la scorsa volta il giudice mi ha piazzato secondo e questo non mi ha proprio piazzato, è un incompetente!!”

 

Chi porta a casa un primo posto o un piazzamento crede erroneamente di meritarlo in ogni esposizione, ma non è così ovviamente. Ogni esposizione e ogni ring è diverso per tanti motivi, ne elencherò solo qualcuno: 1) Nel ring non ci sono sempre gli stessi soggetti; 2) Nel ring il cane non si comporta sempre allo stesso modo; 3) Lo stesso cane difficilmente riesce a mentenere la stessa linea e forma fisica in tutti gli show; 4) Il giudice pur avendo un’alta percentuale di elementi oggettivi da giudicare ha anche una parte soggettiva per cui alcune tipologie potrebbero essere preferibili ad altre, ecc.

 

QUEL CANE NON VALE QUANTO IL MIO E NON DOVEVA VINCERE

“Quel cane non era a livello del mio! Doveva perdere!”


Chi pronuncia queste parole non conosce bene le basi delle esposizioni canine, gli show si basano sulla passione e il confronto. Se tutti volessero fare i giudici dando dei voti nelle esposizioni dove partecipano i propri cani, probabilmente ognuno voterebbe semplicemente il proprio cane e nessuno avrebbe oggettivamente vinto. Chi partecipa ad uno show dovrebbe sapere che il giudizio del giudice è indiscutibile e va rispettato.

Il giudizio di un appassionato è realmente “onesto” quando è imparziale; e se i giudizi fossero imparziali, avremmo decine di persone che si lamentano invece del fatto che il proprio cane ha vinto su cani che RISULTAVANO superiori, mentre stranamente non è mai così.

 

IL GIUDICE NON MI HA FATTO VINCERE, E’ UN IMBROGLIONE!

Apparte qualche caso sporadico o situazioni di interesse specifico di alcuni giudici con politiche fallimentari, generalmente i giudici non hanno alcun interesse ad essere di parte, e per regolamento “diffuso” non possono giudicare cani che siano stati di proprietà sua o di un familiare convivente nei tre mesi precedenti alla gara, quindi chi dice che il giudice è un imbroglione spesso è solo un debole che non riesce ad accettare una sconfitta.

 

IL DIFFAMATORE…

Nella quasi totalità dei casi di diffamazione pubblica a giudici e associazioni (puniti dal codice penale art. 595), abbiamo casi di partecipanti che non riescono ad accettare un giudizio negativo e invece di aprire un ragionamento sul posto o chiedere spiegazioni, intentano una vera e propria manovra offensiva e ingiuriosa, diffamando il giudice e gli organizzatori se necessario. Questo è uno dei comportamenti tipici dei BULLISTI, che risulta almeno decuplicato rispetto ai loro analoghi colleghi partecipanti della cinofilia “CLASSICA”.

RICORDIAMO: Che nessuno è obbligato ad andare ad uno show, se partecipiamo ad uno show di bellezza però dobbiamo essere necessariamente educati e rispettosi, ma abbiamo il diritto se vogliamo di non frequentare più quel CLUB o quel GIUDICE.


IL MIO CANE DEVE VINCERE PERCHE' L'HO PAGATO MOLTO E HA UN GRAN PEDIGREE!!

Evidentemente chi pronuncia queste parole non ha mai avuto esperienze di cinofilia e probabilmente non ha mai posseduto un cane in vita sua. Tutti sanno che anche nei migliori allevamenti e nelle migliori cucciolate esiste una buona percentuale di cuccioli che non farà un grande successo negli show, e il prezzo di un cane o il suo pedigree non ne fanno assolutamente un cane da show. Nel ring espositivo non si portano fatture di acquisto o pedigree in visione, si giudica solo il cane per quello che è, e si accetta il giudizio con serenità.


IL CLUB PREMIA CHI VUOLE E FA VINCERE CHI VUOLE

Tranne per alcuni casi eclatanti, in manifestazioni amatoriali o improvvisate, un associazione seria non dovrebbe e non ha nessun interesse a far vincere specifiche cerchie di soggetti o allevatori, se non per merito. Di fatto nelle realtà ufficiali come ENCI e tanti altri CLUB privati, sarebbe anche stupido fare una cosa del genere, perché se si premiasse una sola linea di allevamento, la stessa dopo un anno avrebbe decine e decine di soggetti partecipanti, che per ovvie ragioni non potrebbero essere piazzati tutti nei primi tre posti quindi la maggioranza dei soggetti PERDEREBBE... Un CLUB serio e di valore non ha mai interesse a far vincere un soggetto o un allevamento.

 

SONO DIVENTATO “CHAMPION” IN UNA SOLA GARA!!

Nessun Club serio si inventerebbe di concedere un titolo di CAMPIONE in una gara singola, nessuno in assoluto penserebbe che un titolo dato in un giorno possa essere valido, anche solo per una burla (tranne cinofili novellini e inesperti).

I titoli dati in un giorno non hanno alcun valore e sono un offesa perpetrata da Club improvvisati che per aumentare il numero di partecipanti intraprendono speculazioni offensive per la cinofilia “seria”.

Il titolo di “CHAMPION” si conquista nel tempo e non solo con un piazzamento; il soggetto per molti CLUB oltre a totalizzare un punteggio alto dovrà ottenere anche dei riconoscimenti BIS e BOB, quindi dovrà essere premiato da diversi giudici e in diverse tipologie di giudizio.

Ammettiamo che in una gara dove si vuole premiare un CHAMPION ci siano solo due soggetti fuori standard, il risultato sarà che verrà premiato il soggetto scorretto magari più vicino allo standard, quindi potenzialmente avremo un rappresentante di razza del tutto al di fuori degli standard.


QUALE GIUDICE GIUDICHERA’?

Vengo solo se giudica un giudice che mi piace!


Questa è una evidente dimostrazione di interesse e non di passione, infatti tale affermazione è tipica delle persone legate alla coccarda, che scelgono il giudice secondo i gusti ipotetici, e fanno presenza solo se statisticamente potrebbero piazzarsi. Esempi puri di complessi di inferiorità per cui se vinco va bene e se perdo no...

 

SE NON VINCO NON VADO PIU’!


Di solito quando non si vince si cerca di migliorare, quando non si vince si cerca di approfondirne i motivi, quando non si vince si cerca di capire dove le cose non vanno bene. Ma se una sconfitta porta all'abbandono allora non c'era mai stata passione.

 

Ce ne sarebbero davvero tanti altri di casi da menzionare, dove una buona parte delle persone che partecipano agli show dei BULLISTI si fanno riconoscere per comportamenti scorretti, ma mi dilungherei a tal punto da diventare logorroica.